giovedì 7 aprile 2011

IL SENTIERO DEI GAUNI. La nostra proposta di una NUOVA ALTA VIA sui Monti Lombardi.....







Guida Alpina Andrea Savonitto


Il SENTIERO DEI GAUNI
.....forse il più bel trekking sui laghi lombardi...


"Sono alcuni anni che penso a questo viaggio, da quando gestisco il nuovo Rifugio Croce di Campo in alta Val Cavargna. Nelle albe nitide o nei tramonti infuocati, immagino di compiere  d'un fiato, senza soluzione di continuità, il tragitto ideale che attraversa i miei orizzonti. Conosco ogni sperduto angolo di queste montagne, in tutte le stagioni ogni anfratto ha attirato il mio sguardo e la mia attenzione lasciandomi sempre sorpreso se non stupefatto per la grande bellezza dei luoghi. 
 Si,ora mi sento pronto nel proporre ad amici e clienti questa nuova avventura, sicuro di non deludermi, sicuro di contagiarli e di poter trasmettere loro una grande indomabile passione per la magia di questi vasti ed impareggiabili scenari naturali,in un territorio tra i più belli al Mondo." 


Luci ed ombre sul Lago di Como
Atmosfere a Croce di Campo

Locandina evento
Le Alpi Lepontine costituiscono nella scacchiera geografica delle Alpi un territorio speciale, il fulcro in cui si innestano da ogni lato gli scenari più ampi e completi di quella lunga catena di cime e valli profonde che separano il meridione temperato e mite dai freddi territori europei. Le Alpi Occidentali qui  si interrompono e oltre, verso est si alzano nuovamente le alte cime Retiche  e  le Alpi Centrali.
Profondissime valli glaciali occupate da più grandi bacini lacustri del continente vi si insinuano andando a caratterizzare un paesaggio unico al mondo e giustamente famoso, per le atmosfere quasi mediterranee ed i sapori inimitabili.


Al limitare meridionale di questo sistema di rilievi la Valle di Porlezza, disposta tra oriente e occidente,  separa ed unisce territori simili e profondamente diversi. Ed è proprio in queste similitudini e  discontinuità che il viaggiatore attento può cogliere le sensazioni più autentiche.


Panorama sul Lario da Croce di Campo



Salendo a S. Amate, panorami mozzafiato...





Le montagne che delimitano questo profondo solco vallivo, nel versante solivo di Cavargna, costituiscono il balcone privilegiato, un inimitabile pulpito geografico dominante e facilmente accessibile da cui la vista può spaziare, di giorno e di notte, in ogni direzione regalando panorami infiniti: dagli Apennini, oltre la pianura padana, al Monte Rosa; dai monti del Vallese al Sempione; dalle Retiche all'Adamello e, "sottoatutto" sui laghi lombardi dal Lario al Ceresio e fino al Verbano.
 Recuperare al sentire comune una di queste linee naturali e  "storiche" è la facile scommessa, già vinta,di una proposta di Trekking di sicuro successo, per la felice logistica e le caratteristiche di percorso più sotto descritte, facilmente proponibili al più vasto pubblico,non necessariamente "alpinista", internazionale.


I famosi tramonti a Croce di Campo
Scenari da poco " dimenticati" ma che nei millenni, se non nelle ere, pregresse hanno costituito lo sfondo abituale e forgiato la cultura ed il carattere delle popolazioni e delle genti. Quando i solchi lacustri non erano facilmente transitabili, non esistevano le strade costiere scavate nella roccia, o i piani non bonificati erano infestati di paludi e acquitrini malsani, le dorsali praticabili dei monti costituivano la naturale via di transito, di vita e sussistenza....e la dorsale "riproposta" dal SENTIERO DEI GAUNI ne vuole essere evidente testimonianza.


I GAUNI, popolazione preromanica di origine Ligure, probabilmente dall'età del Rame, frequentavano le ampie e solive dorsali dei monti che sovrastano il Lario ed il Ceresio. Territori felici per l'esistenza di una genia dedita alla pastorizia primordiale, alla caccia ed al nomadismo (che noi chiamiamo "Trekking") attraverso le montagne e territori del Nord Italia.
"non voleva trekkingare!!"


Per certo i Romani,nel loro espandersi a settentrione,incapparono in queste popolazioni e le assoggettarono alla PAX romana arruolandone, a suon di probabili legnate, i giovani domati guerrieri tra le file dei propri Legionari.

Il nome stesso del Capoluogo del Ceresio pare riferirsi a questa tesi.

Lo Stemma di Lugano
Legio V Gauni Auxiliares



Miti e leggende si intersecano spesso con la storia. Poco si sa realmente ma le molteplici atmosfere, spesso magiche, i panorami infiniti  ed i misteriosi segni, numerosissimi e sparsi sul territorio,lasciati dagli antichi predecessori,  concorrono a caratterizzare un percorso di eccezionale bellezza.

incisioni rupestri
Incisioni rupestri ed antichi siti minerari per l'estrazione di preziosi metalli testimoniano un'assidua presenza umana che si perde nella notte dei tempi.....

Le  piccole chiese,gli oratori di S. Lucio e S. Amate, strategicamente posizionati a presidio in antichissimi luoghi di passaggio tra regioni contigue, confermano la continuità attraverso la storia di un "viavai" di genti mosse in ogni tempo attraverso queste montagne e valichi per le più svariate esigenze.

Sono piccoli templi, sobri e rustici, dotati di affreschi e corredi architettonici forse minori ma sufficienti a raccontare gli antichi miti di "santi" pastori di vacche e di...anime.


L'Oratorio di S.Lucio ed il Rifugio Italiano



Trincee
Altri "ingredienti" capaci di destare l'interesse di chi percorre queste terre sospese sono, per esempio, le vecchie TRINCEE avamposto della LINEA CADORNA (1915),e le ardite mulattiere militari sulle pendici  del piramidale Pizzo di Gino (2245 m) vetta dominante delle Alpi Lepontine Meridionali.
Oppure sono "le ramine" di rete di ferro che fino a pochissimi anni addietro costituivano il confine "blindato" al passaggio degli "Sfrosatori", i contrabbandieri di merci varie, soprattutto "bionde", che nottetempo sfidavano le astute guardie,perennemente presenti nelle numerose casermette di confine, in quota...Questi presidi,ora trasformati in Rifugi Alpini (come i Rifugi di S.Lucio o il Garzirola) e punto di appoggio per chi effettua questo trekking e le altre numerosi ascensioni o traversate possibili di queste montagne. Gli altri Rifugi (Rifugio Menaggio, Rifugio Croce di Campo e Rifugio Pairolo) sono più recenti, nati e strutturati proprio per accogliere e favorire la pratica della montagna come svago o per sport, attualizzando funzioni e servizi alle richieste del tempo odierno.

Cavalli bradi al Rifugio Croce di Campo


Il Rifugio Croce di Campo è l'ultimo nato e la sua realizzazione, a cura del Comune di S. Bartolomeo,maggiore centro della Val Cavargna, consente ora di proporre e così rivalutare questa splendida direttrice di trekking in quota offrendo un punto di appoggio cruciale alla frequentazione di questa, nuova, e delle altre ALTE VIE già organizzate attraverso le Alpi Lepontine Meridionali: l'Alta Via del Lario ed il Sentiero delle 4 Valli. Sentieri fino ad oggi più difficilmente proponibili proprio per la mancanza di punti di appoggio e sosta adeguatamente organizzati e gestiti.

I Rifugi MENAGGIO e PAIROLO, fiore all'occhiello del Club Alpino Italiano e dell'omologo Club Alpino Svizzero, costituiscono le basi ideali per arrampicate e classiche ascensioni sulla dolomia verticale ed erosa che nel tripudio di guglie e torrioni gotici di ottima roccia, costituiscono gli scenari delle propaggini occidentali ed orientali di questo itinerario sorprendente.

La Capanna Svizzera di S. Lucio


Al Rifugio Menaggio
Moltissimi sono ancora i "contenuti" di questo trekking capaci di offrire spunti di osservazione naturalistica di immediato e facile approccio.
La dorsale dal Pizzo di Gino al Bregagno
Verso la Cima di Fiorina (Fojorina)

Orchidea
 Splendide le fioriture di specie a volte rare ed endemiche che nella biodiversità e nel variare dei substrati geologici, tra terreni silicei e metamorfici alternati a dolomie e calcari marnosi, offrono asilo ad una varietà di specie altrove diversamente riscontrabile. Lo stesso si può dire per le presenze faunistiche, ampiamente rappresentate nelle specie tipiche: caprioli, cervi e camosci tra gli ungulati; la lepre variabile,volpi,cinghiali, mustelidi e..... qualche serpentello preda di gheppi  e poiane. Osservare il maestoso volo dell'aquila può essere quotidiano!

Un sentiero facile, che è possibile organizzare, in appoggio ai
numerosi rifugi,secondo necessità e stili di camminata,da 3 a 5
giorni 

Gli alpeggi e le vaste praterie a pascolo in quota sono vitali e popolati da mandrie e greggi in continuo spostamento durante la stagione dei Monti. I primi e gli ultimi a vedersi sono le mandrie di cavalli bradi che liberi scorrazzano per ogni versante.
I formaggi d'alpe, i bottini della caccia o i funghi, costituiscono gli ingredienti dei menu gastronomici tipici nei RIFUGI che sulla base della rinomata tradizione culinaria lombarda costituiscono di per se un richiamo  irresistibile ai palati nostrani ed ancor più al TURISMO INTERNAZIONALE!

Tutti insieme sui monti!







IL PROGRAMMA DELL'EVENTO PROMOZIONALE
 "IL SENTIERO DEI GAUNI"
Dal 21 al 23 Maggio 2011



Al di là di quanto si può capire da una carta, molto più che quanto offerto da una conoscenza diretta anche di ogni singolo tratto di  percorso, l'esperienza di compierlo in continuità, dall'inizio alla fine, consentirà di testare tutti i contenuti, osservarli meglio e puntualmente, in un contesto che si vuole rendere armonico, funzionale alla miglior fruibilità, ai successivi interventi di adeguamento ( logistica e segnaletica verticale) ed alla promozione che completerà la genesi di questa nuova ALTA VIA.






L'invito a partecipare è quindi rivolto a chiunque, a vario titolo, si senta interessato a promuovere, o ad approfondire, la conoscenza delle montagne tra Lario e Ceresio. Ad Accompagnatori e Guide, a naturalisti e fotoamatori, a redattori di itinerari turistici, ad amministratori e funzionari attivi nella regione e a chiunque voglia sentirsi partecipe in questo affascinante progetto. Anche a chi solo ne vuole approfittare per farsi "un meraviglioso giro in Montagna !"


Sabato 21 Maggio (1° Giorno)
h.8,00 Ritrovo dei partecipanti a Menaggio, c/o Ufficio APT. Caffè. Consegna delle Carte Escursionistiche della comunità Montana Alpi Lepontine.
h. 8,30 Trasferimento con autolinea di servizio C13 a  Breglia (750m)
h.9,30 Inizio Trekking. Salita al Rifugio Menaggio (CAI Menaggio. 1373m.) e,oltrepassata la "Linea della Grona", all'oratorio di S. Amate (1617 m).
Da lì, secondo condizioni ( e precedenti verifiche,in corso):
A) Salita al Bregagnino (1992 m) e alla Bocchetta di Senagra (2005 m). Traversata lungo l'ALTA VIA DEL LARIO fino alla bocchetta di SEBOL(1986 m), passando le cime del M. Marnotto e del Monte Tabor. Discesa  al Rifugio Croce di Campo (1740 m) attraversando la testata della Val Careggio ( h. 6-8 complessive)
B) Traversata in quota delle Valli di Senagra, di Rozzo, di Sebol toccando le Alpi di Nesdale,Bellerona, Aigua e Sebol raccordando le antiche tracce, fino al Rifugio Croce di Campo. (h 6-8 complessive)

http://www.youtube.com/watch?v=miL-FOwdlyM&NR=1

Merenda, Relax e sistemazione in Rifugio.
Verifica dei percorsi.
Cena e pernotamento.

Domenica 22 Maggio (2° Giorno)
h.8,00 Colazione
h.9,00 Partenza. Raggiunto il vicino alpeggio di Piazza Vacchera, per il SENTIERO DELLE TRINCEE si sale alla spalla SO del Pizzo di Gino ed alla Bocchetta di Sennavecchia (2006 m). Traversata della Cima Verta (Motto della Tappa, 2082 m) e discesa alla Bocchetta della Tappa (1939 m),antica via di transito trans regionale.Risaliti alla Cima della Valletta ( Mottone della Tappa, 2130 m) si continua per la lunga dorsale di cime verso SO alla Cima della Garzirola (20103 m), alla Croce della Basciotta ed al Rifugio Garzirola (1974 m).

A questo punto gustatevi il video realizzato pochi giorni or sono da Paolo Mariano, che sarà dei nostri, dalla cima del Monte Grande,2132 m, o Vetta del Vallone (secondo toponomastica diversa).Quando passeremo di lì..solo non ci sarà la neve!....Si spera!
http://www.youtube.com/watch?v=LAjECYgtGXg&feature=player_embedded

 Dopo una sana merenda al Rifugio Garzirola, in discesa ai Rifugi del Passo di S. Lucio (1550m). 6-7 h. complessive.
Relax e sistemazione in rifugio.
Verifica di percorso.
Cena e pernottamento.


Lunedì 23 Maggio ( 3° giorno)
h.8,00 Colazione
h.9,00 Partenza. Lungo un ampia dorsale alla Bocchetta di S. Bernardo (1557 m) e poi salendo, ci si affaccia con splendidi scorci sulla Val Fiorina ed i suoi torrioni, teatro di mie vie di arrampicata esplorativa, a raggiungere la Cima di Fiorina (1811m). Ritorna la dolomia e cambia completamente lo scenario e la vegetazione.Siamo al bordo superiore della preziosa riserva integrale della Valsolda,gestita dall'Ersaf. Lungo la cresta, per lo più sul versante Italiano si oltrepassa la Cima di Nores per brevemente discendere al Rifugio Pairolo (1348 m) per una sosta. Riguadagnata la dorsale la si segue oltre la Cima Palazzi e,passando sul versante svizzero ,è possibile percorrere un suggestivo sentiero tra le guglie dei Denti della Vecchia,rinomata palestra di arrampicata. Ritornati sul versante italiano per una valletta si raggiunge l'Alpe Castello, la Bocchetta di Brumea ed il Pian di Scagn (1177) sottostante la cuspide della Colma Regia o Monte Bolgia (1561m). Facoltativa può essere la salita,ripida e faticosa, alla cima mentre,a questo punto già ebbri di panorami ed atmosfere, conviene scendere sul lato svizzero del monte e con un lungo diagonale raggiungere il paese di Brè,dove termina il Trekking del Sentiero dei Gauni. (h. 5-6 complessive di tappa)
Da Brè con la corriera di servizio pubblico si scende a Lugano e da lì per coincidenza con altra linea di autobus pubblici si ritorna a Menaggio (indispensabile documento d'identità per la frontiera!!) in poco più di 1 h. di viaggio ( arrivo previsto per le h.18,00), per recuperare le auto e chiudere il giro...... Saluti&abbracci!!
Per chi non dovesse recuperare l'auto a Menaggio: da Lugano può dirigersi direttamente verso altre destinazioni, dalla stazione FSS o dall' Aereoporto internazionale.


Denti della Vecchia


panorama dal Monte Bolgia su Lugano




Modalità di partecipazione:

Non vengono richieste Quote di Accompagnamento da parte della Guida Alpina ( con copertura assicurativa R/c).
Restano a carico dei partecipanti le quote individuali di: accoglienza nei Rifugi ( a tariffe favorevoli concordate in base al numero dei partecipanti) e le spese di trasferimento con mezzi pubblici e/o privati ed ogni extra individuale. Indicativamente la spesa rifugio per la mezza pensione è di €. 50,00/gg.

E' richiesta una CAPARRA di €. 30,00/ps per la prenotazione dei Rifugi da versarsi tramite vaglia o bonifico all'atto dell'iscrizione, che verrà scontata in saldo.

POSTI DISPONIBILI LIMITATI con diritto di precedenza di iscrizione.
ISCRIZIONE ENTRO IL 15 MAGGIO tramite @mail a: rifugiocrocedicampo@gmail.com
INFO: ++39 339 4373186  -++39 342 614531 (0342 614531) Guida Alpina Andrea Savonitto.

Notizie ed informazioni anche sulla  Pagina FACEBOOK di "Rifugio Croce di Campo" (Chiedi l'Amicizia!)


(foto di Attilio Mina)
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Ci sono ancora posti disponibili
( We speak English)


(foto di Attilio Mina)
 E' per meglio meditare......altre immagini Gaune di ATTILIO MINA


S. Lucio e Cima della Fiorina (Fojorina) da Croce di Campo









Il Sentiero dei Gauni attraversa le due valli fino alla sella del Bregagno, a sn della Grona appena sfiorata dal sole. Sullo sfondo: a sn lo Zuccone dei Campelli; sulla ds le Grigne.

In primo piano Il M Pidaggia e, a sn La Grona.Dietro, Le Grigne ed il Galbiga





Il rifugio croce di Campo all'alba

L'Oratorio di S. Amate alla Sella del Bregagno




E adesso che hai pensato!!!........AGISCI!
chiama subito "il GIGANTE"
++39 339 4373186
rifugiocrocedicampo@gmail.com


Vivevamo in un presente senza fine - Rifugi Culturali // iBorderline | cultural and geographic exploration



In Ricordo di un piccolo GRANDE Alpinista! GIAN CARLO GRASSI

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